Ci siamo, tutto è pronto, e ormai manca pochissimo alla partenza! Ci sono ancora alcune cose da fare, però, prima di poter mollare gli ormeggi, e una di queste è sicuramente la cambusa. Che stiate partendo per un viaggio di pochi giorni o di qualche settimana, è fondamentale organizzare al meglio la cambusa. Soprattutto se pensate di non scendere a terra per un po’ di tempo, dovete fare in modo di non trovarvi impreparati durante la traversata.
Gli spazi in barca sono quasi sempre ridotti, quindi occorre sfruttarli al meglio, evitando prodotti superflui o facilmente deperibili.
Cosa non può mancare nella cambusa?
Olio, aceto, sale, pepe, aglio, cipolle e peperoncino macinato sono gli ingredienti base per ogni piatto ed averli a portata di mano è una grande risorsa. Così come la pasta. Preparare un piatto di pasta è un’operazione semplice e veloce, non richiede sforzi eccessivi e in barca è un vero e proprio must. Meglio ancora se è in un formato che non richiede tempi di cottura molto lunghi.
Fondamentale poi rifornire la cambusa di una sufficiente quantità di acqua e succhi di frutta, per evitare disidratazione e carenze di zuccheri.
Quando si organizza la cambusa bisogna pensare a ogni singolo pasto della giornata. Quindi non dimenticate caffè, tè, zucchero, biscotti, fette biscottate, miele e marmellata per la colazione e snack dolci e salati per uno spuntino veloce.
E poi libero spazio allo scatolame che preferite: pomodori, tonno, fagioli, ceci, piselli, mais, e chi più ne ha più ne metta.
Cosa evitare nella cambusa?
Tra i cibi che è meglio non portare in barca c’è sicuramente il latte fresco, che si può facilmente sostituire con del latte a lunga conservazione, meglio se in confezioni da mezzo litro, o del latte condensato. Anche il pane fresco è sconsigliato: non si mantiene a lungo e le briciole possono essere fastidiose, meglio crackers, gallette o del pan carré. Se amate i formaggi, portate con voi un pezzo di parmigiano o delle confezioni di formaggio spalmabile invece di formaggi freschi e mozzarella.
Cosa fare con frutta e verdura?
Discorso a parte per quanto riguarda frutta e verdura. Mangiarne in quantità, anche durante un viaggio in barca, è importante per garantire all’organismo il giusto apporto di vitamine e sali minerali, ma bisogna fare attenzione a cosa scegliamo di mettere in cambusa. L’insalata, ad esempio, si rovina facilmente e vi consigliamo di portarla solo se pensate di consumarla nei primissimi giorni di viaggio. Meglio optare per verdure come carote, patate, pomodori (meglio se ciliegini) verze e cavoli che si conservano meglio e più a lungo.
Per la frutta, invece, le mele e le pere sono tra i cibi più resistenti, ma possono andare bene anche arance o banane, quest’ultime solo se ancora verdi. Non dimenticate che può essere utile portare con voi anche della frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli) oppure della frutta in scatola come ananas, prugne e pesche sciroppate.
Un buon metodo per conservare frutta e verdura è quello di tenerli in luoghi ventilati, stipati in cestelli o retine, e controllare periodicamente che non ci siano pezzi troppo maturi o ammaccati.
Stoviglie usa e getta: si o no?
Le stoviglie di plastica usa e getta sono sicuramente comode, ma quando si è in barca bisogna sempre tenere presente la situazione “spazio”. Ritrovarsi con buste piene di piatti da buttare può rappresentare un problema non indifferente. Inoltre c’è sempre il rischio che, inavvertitamente, tutta questa plastica finisca in acqua, con conseguenze gravissime per tutto l’ecosistema marino (dei danni creati dall’inquinamento da plastica ne abbiamo parlato in questo articolo).
Meglio quindi optare per delle stoviglie in plastica rigida, che sono lavabili (preferibilmente con detersivi biologici non inquinanti, in commercio ne esistono di diversi tipi), riutilizzabili e non rischiano di rompersi qualora dovessero cadere.