Spiagge bianchissime, palme in riva al mare, acqua cristallina, tramonti mozzafiato, una natura incontaminata, in due parole Polinesia francese. Ma le isole di cui si compone questo paradiso terrestre hanno da offrire molto di più di una semplice vacanza all’insegna del relax. Soggiorni a casa delle popolazioni locali, trekking nella natura selvaggia, escursioni in montagna, una visita ai centri per la salvaguardia delle tartarughe marine, la Polinesia francese insomma ne ha davvero per tutti i gusti.
I cinque arcipelaghi
Situata nell’Oceano Pacifico Meridionale, a circa 6000 chilometri a est dell’Australia e a circa 8000 chilometri a ovest di Lima (Perù), la Polinesia francese si trova letteralmente nel bel mezzo dell’oceano. Si compone si 118 isole, di queste 67 sono abitate, suddivise nei cinque arcipelaghi: Isole della Società (Isole del Vento e Isole Sottovento), Isole Australi, Isole Marchesi, Isole Gambier e Isole Tuamotu. Le più famose sono senza dubbio le Isole del Vento, di cui fanno parte Thaiti, Moorea, Tetiaroa e le Isole Sottovento che comprendono Bora Bora, Raiatea, Huahine, Taha’a e Maupiti.
Il mercato di Tahiti
Tahiti è il centro nevralgico della Polinesia Francese. Qui infatti si trova la capitale Papeete con il Faa’a International Airport che serve da collegamento tra le isole. Le attività tra cui poter scegliere sono davvero tantissime. Tappa obbligatoria il mercato di Papeete dove è possibile acquistare eccellenti prodotti di artigianato locale. Nel mese di luglio si celebra poi la festa Heiva di Tahiti durante la quale i ballerini danzano sulle note delle musiche tradizionali polinesiane.
La famosa Bora Bora
Bora Bora, sinonimo di divertimento e relax, ma non solo. Con il suo monte Otemanu, il vulcano ormai spento ricoperto di vegetazione che la sovrasta, è spesso presa come simbolo della Polinesia Francese. È la più grande tra le isole Sottovento e offre molteplici attività per i visitatori. Tra queste lo shark feeding, ovvero il momento del pasto degli squali, durante il quale è possibile osservare da vicino questi incredibili predatori mentre il personale esperto distribuisce loro del cibo. Oppure si può scegliere di nuotare insieme alla tartarughe nella laguna protetta dell’hotel Le Meridien.
Il giardino tropicale di Moorea
Moorea, a 20 chilometri da Thaiti, è un’altra perla dell’arcipelago polinesiano. La vegetazione rigogliosa e le numerose piantagioni di ananas la rendono un vero e proprio giardino tropicale. Con le sue 8 cime raggiungibili a piedi, a cavallo, o con un fuoristrada, è la destinazione perfetta per una suggestiva escursione in montagna. Mentre gli amanti di immersioni e snorkeling potranno godere di un altrettanto suggestiva barriera corallina.
La sacra Raiatea
Raiatea è il simbolo della cultura polinesiana. Qui si insediarono i primi abitanti dell’arcipelago e qui si trova il Marae Taputapuatea, luogo sacro in cui venivano celebrate cerimonie religiose e sociali. Raiatea è la meta ideale anche per gli appassionati di vela, che possono visitare la laguna grazie alle eccellenti condizioni di navigazione.
La piccola Maupiti
Maupiti, grande solo 11 chilometri quadrati, è fuori dai circuiti più conosciuti della Polinesia. Questa piccola isola ha privilegiato le piccole strutture turistiche locali gestiti dalla comunità autoctona rispetto alle grandi catene alberghiere delle isole principali. Qui insomma si respira vera aria polinesiana e si ha la possibilità di assaporare la vera essenza e la cultura di questo paese stando a stretto contatto con gli abitanti dell’isola.
Il santuario naturale di Tetiaroa
Tetiaroa si compone di 13 isolotti su cui si possono ammirare 40 diversi tipi di piante autoctone e centinaia di pesci tropicali e questo ne fa un vero e proprio santuario naturale. Il reef si estende per oltre 7 chilometri ed è la meta preferita delle tartarughe che scelgono proprio queste spiagge per deporre le proprie uova.
Negli anni ’60 l’isola venne acquistata da Marlon Brando ed oggi ospita un lussuoso resort eco-sostenibile, The Brando, in grado di conservare la biodiversità di questo luogo senza rinunciare ad ogni tipo di comfort. Il resort è stato costruito a pochi passi dalla spiaggia e non su palafitte in modo da non disturbare gli animali e non distruggere gli habitat marini. Inoltre presso la struttura è presente una stazione di ricerca per la tutela dell’ambiente e degli animali dell’isola.
Taha’a dolce come la vaniglia
L’isola di Taha’a è dove viene prodotta la famosa vaniglia di Tahiti. Le coltivazioni di vaniglia abbondano su tutta l’isola e troverete certamente qualche coltivatore locale pronto a raccontarvi la storia di questo prodotto e a mostrarvi le varie fasi della sua produzione. Altra caratteristica dell’isola è il profumo delle orchidee che crescono abbondanti e rigogliose su tutta l’isola.
La selvaggia Huahine
Huahine è composta da due isole, Huahine Nui e Huahine Iti. La prima ospita Fare, cittadina sede dell’areoporto e centro nevralgico dell’isola. La seconda invece è la meta ideale per chi ama stare in contatto con la natura selvaggia. Vicino al villaggio di Fare è possibile visitare diversi siti archeologici e il Fare Pōte’e eco-museum, dove si trovano alcuni tra i migliori reperti archeologici dell’isola.
La Polinesia francese in difesa delle tartarughe marine
Con l’appoggio del Ministero degli Interni di Tahiti negli ultimi anni molte strutture alberghiere polinesiane si sono impegnate nella protezione e nella conservazione delle tartarughe marine, specie in via di estinzione. L’Intercontinental Moorea Resort, sull’isola di Moorea, è una di queste.
Nel 2004 infatti ha realizzato la Moorea Turtle Clinic, un centro aperto 7 giorni su 7, 24 ore su 24. È possibile visitare la clinica tutti i giorni tranne la domenica. Un team preparato ed efficiente saprà rispondere a ogni curiosità sulle tartarughe marine.
Anche la famosa Bora Bora è in prima linea quando si tratta di proteggere le tartarughe marine.
Presso l’hotel Le Meridien, si trova infatti il Bora Bora Turtle Center, centro specializzato nella cura e nella protezione delle tartarughe marine. Qui ci si prende cura delle tartarughe ferite prima di rimetterle in libertà nell’Oceano. Accompagnati dai biologi del centro, i visitatori vengono informati sulle abitudini e sul comportamento di questi antichissimi animali per una maggiore consapevolezza del loro delicatissimo ecosistema. È anche possibile nuotare nella laguna con le tartarughe prima che queste vengano rimesse in libertà. Negli ultimi decenni Le Meridien Bora Bora ha investito molte risorse nello sviluppo di un programma originale e unico per la salvaguardia della tartaruga e, più globalmente, nella sensibilizzazione delle generazioni future.