Nature

Tutela delle tartarughe: Carmen torna in libertà

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Finalmente libera. Carmen è la prima tartaruga Caretta caretta del nuovo Centro di primo soccorso di Messina ad essere tornata in mare. Il bellissimo esemplare di 55 kg era stato recuperato a Ustica e portato dalla Capitaneria di Porto presso il centro soccorso di Messina. Aveva ingerito della plastica e presentava evidenti difficoltà natatorie. Ma grazie al pronto intervento e alle cure ricevute dal centro di soccorso, Carmen ha finalmente riconquistato la sua libertà, nel mare di Milazzo. Il centro di primo soccorso di Messina ha lo scopo di garantire alle tartarughe in difficoltà il primo soccorso e le cure veterinarie necessarie al loro reinserimento nell’ambiente naturale. Il centro è gestito dall’Università di Messina, Marevivo e AMP di Capo Milazzo.

 

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Salvaguardia delle tartarughe

La liberazione di Carmen è avvenuta il 22 luglio, in un periodo di numerose nidificazioni sulle spiagge siciliane, dove ogni anno le tartarughe tornano a deporre le uova. La tutela di questi meravigliosi animali è di fondamentale importanza, date le innumerevoli minacce che incombono sulle loro vite. “Le tartarughe sono spesso vittime della plastica, che scambiano per cibo, e delle reti fantasma, nelle quali rimangono intrappolate” afferma Di Penta, direttore generale di Marevivo. In Italia esistono diverse associazioni che si dedicano alla salvaguardia di questi animali, grazie ai progetti di sensibilizzazione e all’aiuto di numerosi volontari. I centri per il soccorso delle tartarughe sono molteplici in tutta Italia, come quelli del WWF e quello di Legambiente a Manfredonia, dove sono stati curati più di 150 esemplari nel 2019.

 

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Cosa fare con una tartaruga in difficoltà

Anche noi singoli possiamo fare molto per salvare una tartaruga in difficoltà. Basta contattare il centro di recupero più vicino. Il WWF offre una serie di indirizzi e numeri di telefono a cui poter segnalare il ritrovamento. In attesa dell’intervento, la tartaruga va tenuta all’ombra e bagnata spesso con acqua di mare, specialmente su testa e occhi. Se invece la tartaruga è rimasta intrappolata nella rete da pesca, è opportuno liberarla e tenerla sul ponte, all’ombra e all’asciutto. È possibile che si trovi in difficoltà per la prolungata apnea causata dalla rete e che in questo modo si riprenda. Nel caso in cui si stia utilizzando il palangrese, è meglio non issare a bordo la tartaruga tirando il bracciolo, ma tagliarlo il più vicino possibile alla bocca. In questo modo tante altre tartarughe oltre a Carmen potranno essere recuperate e curate, per tornare a nuotare felici nel mare.

 

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