Meduse, acerrime nemiche dell’uomo in mare. Difficile amarle anche per gli amanti degli animali. Eppure, si tratta di creature eleganti e affascinanti, che fluttuano nei mari del pianeta dalla notte dei tempi. Sono animali planctonici, organismi che si spostano in acqua grazie al movimento ondoso. Bellissime ma insidiose, a causa dei temutissimi tentacoli, attraverso cui rilasciano filamenti urticanti che vengono proiettati all’esterno. Si tratta di un meccanismo di difesa e predazione che si attiva quando un corpo estraneo entra in contatto con le cellule dei tentacoli. La sostanza che viene rilasciata ha un effetto paralizzante e infiammatorio per gli esseri umani. Arrossamento, bruciore, dolore e prurito sono i classici effetti di una puntura – o per meglio dire di un’ustione – di medusa.
Cosa fare in caso di ustione
Insomma, se presenti in mare, è meglio evitare di tuffarsi. Ma cosa fare una volta “punti”? Acqua calda, ammoniaca, urina, aceto, alcool, sabbia, un sasso caldo. Questi rimedi della nonna sembrano essere in realtà inutili. L’ammoniaca non è un disattivante delle tossine, che non si annullano nemmeno con il calore della sabbia o di una pietra, a meno che non raggiunga i 40-50 gradi. La prima regola è niente panico e uscire dall’acqua. «Restare in acqua è pericoloso perché si possono avere reazioni gravi come lo shock anafilattico» consiglia Mario Aricò, dermatologo presso l’Università di Palermo. Meglio non grattarsi, così da evitare la diffusione delle tossine. È importante invece lavare la zona colpita con acqua di mare, per pulire la pelle dai filamenti rimasti e diluire la tossina non ancora penetrata. Il bruciore dovrebbe passare da solo nel giro di qualche ora, ma per velocizzare il processo si può ricorrere a un gel astringente al cloruro di alluminio.
Guardare ma non toccare
Fate quindi attenzione perché, sebbene le specie presenti nel Mediterraneo non siano considerate letali per l’uomo, negli ultimi anni la popolazione di meduse ha subito un notevole incremento. Gli studiosi hanno identificato due cause principali: l’innalzarsi della temperatura media delle acque, che favorisce la riproduzione, e la sparizione dei principali predatori. Con le dovute accortezze è possibile ammirare queste affascinanti creature, la bellezza cristallina, i loro colori e gli effetti fluorescenti.