Migliorare l’impatto ambientale dei natanti in circolazione attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, questo l’ambizioso obiettivo di “TME – Processo Automatico per l’Implementazione di Tecnologie per la Mobilità Efficiente Navale”. Il progetto di ricerca e sviluppo iniziato a Napoli consentirà di sperimentare un nuovo sistema in grado di ridurre l’attrito idrodinamico delle imbarcazioni grazie a degli appositi foil e a un sistema di propulsione ecologico basato su una tecnologia dual fuel (carburante tradizionale e gas) o ad alimentazione ibrida elettrica. Una sofisticata rete di sensori collegati a una centralina di comando permetterà di modificare l’assetto in base alle condizioni di navigazione per garantire il massimo in termini di comfort e sicurezza.
L’obiettivo è realizzare un sistema di trasporto intelligente, ecologico ed integrato per rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento agli effetti di inquinamento e consumi, senza dimenticare qualità nelle prestazioni e affidabilità.
Tecnologie per l’ambiente
Due le innovazioni che potrebbero letteralmente rivoluzionare il settore della nautica: HEB (Hybrid Ecological Boat) e FRB (Foil Rubber Boat).
HEB rende la propria imbarcazione a propulsione ibrida (gpl e metano). Installando un apposito kit retrofit sarà possibile gestire con uno switch la modalità di utilizzo, benzina, gas o misto gas/benzina. Il kit è studiato per essere adattabile alla maggior parte delle motorizzazioni in commercio. L’utilizzo del kit HEB permetterebbe di ridurre del 50% il costo del carburante di abbattere le emissioni inquinanti di oltre il 90%.
FRB consente di applicare la tecnologia foil alle imbarcazioni a motore. I foil, tecnologia che abbiamo imparato a conoscere grazie alla Coppa America, sono quelle “ali” che consentono all’imbarcazione di sollevarsi sull’acqua durante la navigazione. Sfruttando proprio questa tecnologia è stato ideato un kit di appendice mobile con brevetto registrato, che prevede foil retraibili, da utilizzare solo durante la navigazione, così da evitare interferenze durante la manovre o quando l’imbarcazione è alla fonda. In questo modo si riduce la resistenza idrodinamica garantendo le stesse prestazioni con minor potenza e con un notevole risparmio di carburante, circa il 40%. Inoltre consente un aumento dell’autonomia, maggiori comfort durante la navigazione e una maggiore silenziosità.
Le due innovazioni sono compatibili tra loro.
Il progetto
Il progetto TME, sviluppato nella sua architettura dalla Newtak engineering, nasce dalla partnership tra l’Università Parthenope e due imprese. Opus Automazione, società toscana specializzata nelle tecnologie elettriche di automazione è la capofila. In un primo momento la Opus investirà in attività di ricerca, per poi consolidarsi in termini di produzione e servizi. Partner del progetto la Coastal Boat, azienda produttrice di gommoni di alta gamma. Partner scientifico invece è il Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Università Parthenope di Napoli. Ad affiancare le imprese in questa complessa operazione ci sarà la Knowledge for Business, società napoletana organizzatrice di Innovation Village, specializzata nei servizi di accompagnamento e supporto ai processi innovativi.