Life

Giro del mondo in barca a vela: i migliori film di sempre

giro del mondo in barca a vela

C’è una cosa che accomuna tutti (o quasi) gli amanti del mare e della barca a vela, l’ardente desiderio di libertà. Che sia per mezza giornata, per un week end, per un’estate intera, o un vero e proprio stile di vita, l’emozione che suscita veleggiare in mare aperto è qualcosa di unico, di cui non ci si sazia mai.

Così accade che, prima o poi, in molti si ritrovano a fantasticare sulla possibilità di mollare tutto e girare il mondo in barca a vela. Spesso questo rimane solo un sogno nel cassetto, per qualcuno invece diventa realtà.

Che siate esperti velisti o marinai della domenica, che il mare sia la vostra ragione di vita o la meta ideale per le vacanze estive, che stiate progettando un viaggio per gli oceani o vi basta un’uscita sotto costa per sentirvi in pace col mondo, sognare non costa nulla e questo articolo è per voi.

Ecco allora la nostra selezione di cinque splendidi film per sognare ad occhi aperti o, perché no, da cui prendere ispirazione per la vostra prossima avventura.

 

Il Mistero di Donald C.

 

giro del mondo in barca a vela

 

Il film, uscito nel 2018, racconta l’avventura di Donald Crowhurst, imprenditore inglese e marinaio dilettante, che partecipò alla prima storica edizione della Golden Globe Race nel 1968. La stessa storia viene raccontata anche nel documentario Deep Water – La folle regata (del 2006).
Crowhurst è un giovane imprenditore sull’orlo del fallimento. Partecipare alla Golden Globe, che mette in palio un premio di 5000 sterline, rappresenta per lui l’occasione per saldare tutti i suoi debiti e salvare la sua famiglia dalla povertà. Con diversi stratagemmi riesce a trovare uno sponsor disposto a finanziare la costruzione del trimarano Tignmouth Electron, con cui salpa il 31 ottobre. L’immagine di lui in giacca e cravatta il giorno della partenza diventerà iconica.

Ben presto però le gloriose aspettative di Crowhurst devono scontrarsi con la dura realtà. La Golden Globe è una gara dura, estrema, che prevede la circumnavigazione del globo in solitaria, senza soste e senza assistenza, passando per alcuni dei luoghi più inospitali del pianeta: Capo di Buona Speranza, Capo Horn, Capo Leewuin, senza dimenticare i ghiacci dell’Antartide, le tempeste oceaniche, i venti che soffiano costanti tanto da guadarsi il suggestivo nome di quaranta ruggenti e cinquanta urlanti. Crowhurts non è certo un marinaio esperto, la sua esperienza di navigazione è di livello amatoriale, e la sua grande avventura si trasforma ben presto in un enorme incubo.

Il film è un omaggio ad un grande uomo, un sognatore che si scontrò duramente con la realtà. L’interpretazione di Colin Firth è impeccabile, dà umanità e spessore ad un personaggio ancora oggi controverso e le cui vicissitudini restano un mistero.

Il film è disponibile a noleggio su Chili, Rakuten Tv, Google Play e Apple Itunes, mentre è visibile in abbonamento su Tim Vision.

 

Relentless

 

 

Il docufilm ripercorre la storia di Alex Thomson, enfant prodige della vela, inglese ostinato e implacabile, relentless appunto. Così come ostinata e implacabile è la sua carriera velica che lo porta dalla Clipper Race alle traversate transoceaniche. Con l’aiuto e la guida del suo mentore per eccellenza, lo stesso Robin Knox-Johnston che nel 1968 vinse la prima edizione della Golden Globe Race, Alex ha un sogno nel cassetto: diventare il primo non francese a vincere la Vendée Globe.

47 minuti da guardare col fiato sospeso, per rivivere le sue imprese, i sui sogni, la sua storia attraverso le immagini e le parole di chi non ha mai smesso di credere in lui.

Un documentario che fa riflettere sui progressi della vela e su quanto è cambiato il modo di andare per mare nel corso del tempo. Basti pensare che nel 1968 Robin Knox-Johnston impiegò circa 300 giorni per completare il giro del mondo, Alex Thomson l’ultima circumnavigazione l’ha conclusa in meno di 75 giorni, un tempo da record!

La pellicola è disponibile in streaming su YouTube, per vederla basta cliccare sul video qui sopra.

 

Paradise Paradise

 

giro del mondo in barca a vela

 

Una coppia, una barca, 30 anni in mezzo agli oceani di tutto il mondo. Paradise Paradise, docufilm girato da Carlo Concina e Cristina Maurelli nelle remote isole delle Tuvalu (il paese meno visitato al mondo) racconta la storia di Carlo Auriemma e Elisabetta (Lizzy) Eördegh.

Carlo e Lizzy hanno più di sessant’anni e da oltre trent’anni vivono girando il mondo in barca a vela raccontando storie di mare e di Oceano, come dei veri e propri “cantastorie del mare”, come amano definirsi.

Il film parla di loro, della loro storia, della loro passione sconfinata, dei loro progetti e della loro particolare filosofia di vita e di coppia. Un documentario per sognare ad occhi aperti.

La pellicola è noleggiabile sul sito di TecaTV.

 

The Tipping Point

 

 

Il cortometraggio di 11 minuti è stato presentato per la prima volta in occasione dell’Ocean Film Festival, che approda on line grazie alla piattaforma Itaca. La pellicola racconta la storia di tre giovanissimi velisti, Teo, Norman e Julien, e della loro straordinaria avventura: un viaggio in barca a vela dal Sudafrica alle sperdute isole Kerguelen, nell’Oceano Indiano Meridionale.

Le loro capacità fisiche, mentali ed emotive sono messe a dura prova durante tutto il percorso fino al momento più critico che rappresenta anche il punto di svolta (il tipping point appunto) a duemila chilometri dalle coste dell’Antartide

Per vedere The Tipping Point basta accedere al sito ufficiale dell’Ocean Film Festival.

 

Coyote: The Mike Plant Story

 

giro del mondo in barca a vela

 

Tra i docu-film sulla vela che hanno ricevuto più critiche positive, spicca questa produzione USA incentrata sulla storia di Mike Plant, il più famoso navigatore solitario americano di tutti i tempi. Le due imprese che lo hanno reso celebre sono state il BOC Challenge, giro del mondo a tappe, e la Vendee Globe, giro del mondo senza scalo. Ma il film non è sono un omaggio al Mike-velista, la pellicola infatti pone l’accento anche sul Mike-uomo, portando alla luce la sua infanzia, le sue scelte spesso controcorrente, il suo amore per l’avventura, la passione per l’oceano.

Il film trasmette un messaggio molto chiaro: se hai un sogno non mollare mai, anche se è dura, anche se sembra impossibile, perché alla fine, se lo vuoi davvero, puoi riuscire a realizzarlo.

Mike parte da Newport per la BOC Challenge nel 1986, senza nessuna esperienza di navigazione in solitaria ma con il desiderio fortissimo di mettersi in gioco. E alla fine, contro ogni pronostico, riesce a vincere quella sfida lottando contro i skipper molto più esperti di lui.

Poi arriva la prima Vendee Globe del 1989, Mike partecipa con il 60 piedi Duracell. Per uno sfortunato incidente finisce dritto sugli scogli, un gruppo di meteorologi neozelandesi corre in suo soccorso e quell’aiuto gli vale la squalifica. Ci riprova qualche anno dopo con un nuovo Imoca 60, Coyote. Ma ancor prima di poter raggiungere il porto di Les-Sables d’Olonne, in pieno Atlantico, da cui avrebbe avuto inizio la regata, qualcosa va storto e la barca scuffia. Di Mike non si ha più notizia. La barca viene ritrovata 32 giorni dopo. Mike aveva 42 anni.

Le cause dell’incidente furono a lungo oggetto di discussione e ancora oggi non è del tutto chiaro cosa accadde realmente durante quell’ultimo viaggio di Mike, quello che è certo è che Mike Plant rimarrà per sempre un’icona nel mondo della vela.

Le immagini inedite e le splendide inquadrature della navigazione a vela fanno da cornice al racconto puro ed emozionante di chi Mike lo conosceva bene: Roger Martin, il giornalista Herb McCormick, il fotografo Billy Black, Ken Read, la sua famiglia, i suoi amici di sempre.

 

 

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *